Programma Edizione 2023
Complotti a tavola
Come i bias cognitivi influenzano le scelte alimentari
Molti alimenti hanno una reputazione, a volte in seguito ribaltata, nata da medicine antiche, credenze più o meno scientifiche, ma anche pubblicità storiche, che hanno creato l’identità della cultura e l’alimentazione degli italiani. Ma quanto c’è di fondato?
Nella storia dell’alimentazione incontriamo spesso alimenti e bevande consigliati dalle fonti più svariate, dalle indicazioni dei professionisti della salute ai messaggi commerciali conditi di linguaggio medico, in quanto in grado di migliorare il nostro stato di salute o, ancora di più, di guarire alcune patologie. Altri, al contrario, sono stati spesso indicati come indiscutibili pericoli da evitare. Per uno strano meccanismo cognitivo siamo più propensi ad accettare o eliminare un alimento o una bevanda, se possiamo sostenerlo con un suo presunto effetto sulla salute, piuttosto che riconoscere che mangiamo quel che mangiamo, e beviamo quel che beviamo, solo perché ci piacciono e ci nutrono. Salvo poi scoprire che talvolta questi “supporti culturali” sono più che altro fumo e poco arrosto.