LA CHIMICA DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Con Francesco Mastrandea e Wim de Vries
Per soddisfare il futuro fabbisogno mondiale di cibo in modo sostenibile, la produzione deve crescere mentre la relativa impronta ambientale deve ridursi. Tra le possibili opzioni per raggiungere questo risultato ci sono la riduzione degli sprechi, i miglioramenti nella tecnologia e nella gestione dell’agricoltura e la modifica delle abitudini alimentari verso diete a maggior contenuto vegetale.
Attualmente si stima che più di un terzo di tutto il cibo prodotto vada perso prima di raggiungere il mercato o sprecato dalle famiglie. La riduzione di questa perdita, combinata con un maggiore recupero di azoto e fosforo nei rifiuti animali, vegetali e umani, è fondamentale per ridurre l'impronta dei fertilizzanti. I cambiamenti tecnologici sono altrettanto importanti per aumentare l’efficienza della produzione e ridurre l'impatto ambientale per unità di cibo prodotto. Occorre riequilibrare l’applicazione di fertilizzanti favorendone la riduzione dove sono in eccesso e il trasferimento dove mancano, nonché aumentarne l’efficienza limitandone l’uso al momento e nel luogo in cui sono necessari.
Infine, i cambiamenti delle abitudini alimentari verso diete più sane, preferendo alimenti vegetali ai prodotti animali, possono ridurre gli impatti ambientali del sistema alimentare.
Nessuna misura presa singolarmente è sufficiente: sarà necessario combinarle tutte per mitigare il previsto aumento delle perdite di azoto e fosforo e rimanere entro i limiti planetari di tali nutrienti.