Un confronto su biodinamica e biologico con l’Onorevole Gadda e Michele A. Fino
2 ottobre. È nella splendida cornice del Palazzo della Ragione a Mantova, durante il Food&Science Festival che prosegue fino a domani, che si è svolto un interessante confronto tra l’Onorevole Maria Chiara Gadda e Michele Fino, Professore associato di Fondamenti del Diritto Europeo nell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Il focus è l’agricoltura biologica al centro del DDL 988, approvato dal Senato il 20 maggio 2021, ma ancora suscettibile a variazioni alla Camera: il decreto legge ha generato un acceso dibattito, in particolare per l’equiparazione, nel comma 3 dell’articolo 1, del biodinamico al biologico.
Dopo un saluto introduttivo di Alberto Cortesi, Presidente Confagricoltura Mantova, che ha sottolineato come il settore agricolo stia vivendo un periodo di forte cambiamento e necessiti di adattarsi alle nuove esigenze non solo del mercato ma anche del consumatore, che oggi esige sicurezza e sostenibilità, è iniziato l’incontro, moderato da Nicola Nosegno, Chief Editor di Nature Italy.
Alla domanda sul perché sia necessario un decreto legge sul biologico, l’Onorevole Gadda, ricordando che il dibattito sulla proposta è aperto da oltre dieci anni, ha sostenuto che il DDL 988 è necessario proprio per fare chiarezza, strutturare ed aiutare un settore che si sta allargando notevolmente: basti pensare che il biologico in Italia è aumentato del 70%, facendo del nostro Paese il secondo al mondo per produzione. “Parliamoci chiaro: noi abbiamo bisogno di più agricoltura. La superficie coltivata in Italia è diminuita molto. Bisogna anche considerare che sono i cittadini stessi a richiedere alcuni requisiti come la riduzione dell’impatto ambientale”, ha aggiunto l’Onorevole, che ha inoltre sottolineato come il fatto di presentare una legge sul biologico non significa dire che questo è l’unico metodo possibile di produzione ed è necessaria l’integrazione di più modelli di produzione.
Dal dibattito è emerso come le perplessità in merito al decreto non vengano tanto dalla questione biologico, ben regolamentata anche a livello europeo, quanto dal “biodinamico” e dal rapporto tra i due: “La biodinamica è un qualcosa più simile alla fede. Dovrebbe essere tenuta fuori da decreti legge di uno stato laico. Non è una scienza e non è regolamentata a livello europeo”, ha affermato Michele Fino. Dopo un breve excursus sull’origine del biodinamico, da Steiner al secondo dopo guerra, momento in cui la pratica si è diffusa in Europa, Fino si è concentrato sul biologico. In particolare, ha evidenziato come l’agricoltura biologica, tramite le regolamentazioni europee, segua protocolli che inevitabilmente non possono portare agli stessi risultati in termini di produttività dell’agricoltura convenzionale. Concordando con quanto dichiarato dall’Onorevole Gadda, Fino ha sostenuto che sia necessario far coesistere il biologico e altri metodi di produzione. Molto più scettico invece sul biodinamico, che non ritiene dovrebbe avere rappresentazione a livello istituzionale o essere regolamentato in quanto esterno al metodo scientifico.
L’Onorevole Gadda ha affermato che l’inserimento del biodinamico nel DDL si è reso necessario a causa del numero non trascurabile di aziende impegnate in questa filosofia, a tutela del consumatore stesso. Ha inoltre dichiarato che si impegnerà a fornire una linea più chiara in tal senso per il controllo e la regolamentazione del biodinamico. Al termine dell’incontro il pubblico, particolarmente coinvolto dalla discussione, ha fatto molte domande, dimostrando di aver apprezzato un momento di confronto su un tema importante come questo, che coinvolge non solo le aziende del settore ma anche i consumatori.
Il Festival è promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME – Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola. Si avvale di Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Ministero della Transizione Ecologica, Regione Lombardia, Comune di Mantova, Camera di Commercio di Mantova, Politecnico di Milano, Parco del Mincio, Confcommercio Mantova, Autorità europea per la sicurezza alimentare, Fondazione BPA Poggio Rusco come partner istituzionali; di Syngenta, Gruppo Tea, Esselunga, Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano e Consorzio Tutela Grana Padano come main partner; del sostegno di Fondazione Banca Agricola Mantovana; di Unaitalia, Istituto Gelato Italiano, Purina, Gruppo Giancarlo Bianchini & c. S.n.c. e Chr. Hansencome sponsor; di De Simoni come sponsor tecnico; di Sky TG24 e Rai Radio3 come media partner.