Presentato al Food&Science Festival il manifesto di SETA, rete informale di professionisti e appassionati contro le bufale dell'agricoltura
18 maggio 2019. Presentato oggi il manifesto per l’agricoltura del XXI secolo di SETA, scienze e tecnologie per l’agricoltura. Questo, stando a Michele Lodigiani, agricoltore, tra i fondatori del gruppo e moderatore dell’incontro, può essere riassunto in due punti: rispetto del metodo scientifico e nei confronti degli interlocutori, il pubblico di chi si occupa di informazione scientifica.
Luigi Mariani, Agronomo libero professionista, condirettore del Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura e vicepresidente della Società Agraria di Lombardia, ci spiega infatti come SETA voglia essere una rete informale attiva nella società che coinvolga più persone nel nome del metodo scientifico, “il grande lascito di Galileo”.
SETA si propone di promuovere un’immagine della scienza agraria che riesca a dissolvere i dubbi nati dalla disinformazione che negli anni ha portato ad un vero e proprio bias della retrospettiva rosea, dice Silvano Fuso, docente di chimica e membro del CICAP. Questo errore cognitivo, che dipinge il passato come migliore del presente, ha fatto dimenticare i grandi progressi che ha portato la tecnologia agraria, in particolare quelli della rivoluzione verde di Norman Borlaug.
Questa visione distorta del passato causa però diffidenza anche su tecnologie più recenti e molto affidabili, come il CRISP-Cas9, nata solo nel 2012. La nuova tecnologia permette di intervenire su singoli geni con una precisione che non ha precedenti, spiega Vittoria Brambilla ricercatrice al dipartimento di scienze agrarie e ambientali dell’Università degli Studi di Milano. Nel 2018 però CRISP-Cas9 è stata equiparata ad altre tecnologie OGM dalla Corte di Giustizia Europea, rendendone l’impiego nel settore agroalimentare praticamente impraticabile.
La lotta alla disinformazione è stata fino ad ora l’attività principale di SETA che però da oggi si propone come obiettivo quello di essere più attivo e di coinvolgere il pubblico in prima persona. Chiara in questo senso la risposta di Lodigiani alla domanda di un membro del pubblico su quali saranno le prossime attività di SETA: “Ci piacerebbe che fosse lei a rispondere alla domanda”.
IL FESTIVAL
Promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME – Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola, il Food&Science Festival si avvale di Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Regione Lombardia, Comune di Mantova, Camera di Commercio di Mantova, Fondazione BPA Poggio Rusco, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Università degli Studi di Torino, Fascination of Plants Day 2019, Università di Parma, Parco del Mincio, Confcommercio Mantova e Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali Mantova come partner istituzionali; Intesa Sanpaolo, Fondazione Banca Agricola Mantovana, Syngenta, Gruppo Tea, Esselunga, Consorzio Tutela Grana Padano, Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano e Granarolo come main partner; Focus e Landini come partner; De Simoni come sponsor; Mail Boxes ETC Mantova, Pool Pack e Assosementi come supporter; Focus Junior, Rai Radio3, Radio Pico e Radio Viva FM come media partner. Tea Acque è l’acqua ufficiale della manifestazione. Il Festival si avvale inoltre della collaborazione di Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Istituto di Genomica Applicata, Fondazione Umberto Veronesi, Società Italiana di Genetica Agraria, Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP) -CNR- e Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi -Università degli Studi di Torino- e Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro.