La festa dell’innovazione di Syngenta anima il sabato pomeriggio del Food&Science Festival
3 ottobre 2021. Una vera e propria festa fin dal nome, tra riflessione, confronto e incursioni “spettacolari”: il Party dell’Innovazione di Syngenta ha animato il pomeriggio di ieri del Food&Science Festival, regalando momenti di svago e aiutando a fare luce su alcuni dei temi più attuali dell’evoluzione scientifica in agricoltura e dei suoi protagonisti.
Nel ruolo del conduttore, il comico Antonio Pascale, che ha aperto l’incontro con un breve monologo sulla duplice natura dell’innovazione: “Davanti a questa parola, provo due sentimenti contrastanti – ha esordito – Felicità, perché il progresso permette di guardare al futuro con fiducia, e amarezza perché, quando viene utilizzata in agricoltura genera chiusura”. Una considerazione che parte dalla concezione romantica della natura che spinge a tralasciare e sminuire le potenzialità di un progresso che è invece molto naturale. A raccontarne le tante sfaccettature gli “invitati” della festa, anticipati sul palco dal Riccardo Vanelli, amministratore delegato di Syngenta Italia, per un breve saluto, e dal Prof. Sergio Saia, intervenuto con una breve e efficace analisi sulla sostenibilità “che non dovrebbe diventare una parola ‘ameba’, cioè svuotata di significato, ma andrebbe definita e misurata, considerando anche la relatività di alcuni fattori che possono dipendere da contesti territoriali specifici”.
Partendo dalle loro esperienze, ne hanno offerto una panoramica alcuni giovani ricercatori e ricercatrici, portatori di un dono che aiutasse a raccontare come il proprio lavoro stia contribuendo a disegnare l’agricoltura del futuro. La prima a cominciare è stata Vittoria Brambilla, già vincitrice del premio L’Agricoltura Mantovana 2021, che ha illustrato la tecnica CRISPR attraverso cui migliorare geneticamente alcune piante – come quella del riso, su cui ha concentrato la sua attenzione – “attualmentebloccata in un limbo legislativo” che non permette di utilizzarla, seguita da Valentina Buffagni che ha invece presentato, letteralmente, i frutti della propria ricerca, ovvero una piantina di pomodori sviluppati applicando gli studi sulla metabolomica, ovvero “lo studio dell’effetto degli stimoli ambientali sulle piante, analizzati e utilizzati per migliorarle quanti-qualitativamente”.
Da due modellini di auto è invece partito Roberto Confalonieri, che ha utilizzato l’esempio dell’evoluzione nella produzione automobilistica, dalla realizzazione dei prototipi fino all’odierna ottimizzazione digitale, per spiegare le fasi delle ricerche da lui condotte. “Attraverso i nostri programmi progettiamo e testiamo la resistenza e le caratteristiche delle piante al computer, e solo quando siamo sicuri che potranno resistere a determinati stress ambientali le facciamo produrre ai breeder, risparmiando quindi tempo e denaro”. Una girandola di tecniche innovative e brillanti, proseguita grazie alle testimonianze di Maria Zucchinelli e Fosca Vezzulli. La prima ha illustrato le “tavole della legge”, ovvero un decalogo di indicatori “sviluppato con l’obiettivo di aiutare il ristoratore a valutare la sostenibilità della sua impresa a livello ambientale, sociale ed economico”, mentre la seconda, sul palco con un puzzle realizzato con caffè, si è concentrata sull’analisi sensoriale “il cui studio permette di definire i collegamenti che legano le caratteristiche dei chicchi alla nostra percezione delle loro caratteristiche organolettiche”.
Un momento di incontro prezioso e partecipato, che ha dato spazio ai giovani visionari della ricerca applicata all’agricoltura, sempre più innovativa, inclusiva e aperta a nuove, produttive idee.
Il Festival è promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME – Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola. Si avvale di Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Ministero della Transizione Ecologica, Regione Lombardia, Comune di Mantova, Camera di Commercio di Mantova, Politecnico di Milano,Parco del Mincio, Confcommercio Mantova, Autorità europea per la sicurezza alimentare, Fondazione BPA Poggio Rusco come partner istituzionali; di Syngenta, Gruppo Tea, Esselunga, Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano e Consorzio Tutela Grana Padano come main partner; del sostegno di Fondazione Banca Agricola Mantovana; di Unaitalia, Istituto Gelato Italiano, Purina, Gruppo Giancarlo Bianchini & c. S.n.c. e Chr. Hansencome sponsor; di De Simoni come sponsor tecnico; di Sky TG24 e Rai Radio3 come media partner.