Programma Edizione 2019
L’Africa ci sfamerà?
Circa il 70% della produzione mondiale di cibo deriva da un’agricoltura definita di sussistenza poiché il suo prodotto non è destinato al mercato ma al sostentamento della famiglia. Questo tipo di agricoltura è caratterizzata da bassa produttività, meccanizzazione molto limitata se non totalmente assente, ed è fortemente soggetta all’imprevedibilità delle condizioni ambientali. Spesso queste comunità di piccoli agricoltori non beneficiano dei risultati del miglioramento genetico centralizzato, poiché le nuove varietà non rispondono adeguatamente alle loro specifiche esigenze. Per contro, le comunità di piccoli agricoltori sono depositarie di una tradizione contadina plurimillenaria, che per definizione deve essere efficiente e che si basa sull’impiego di numerose varietà locali, poco produttive ma adattate alle condizioni locali. Attraverso un’attività di ricerca decennale, condotta in collaborazione con istituzioni locali e attraverso il coinvolgimento diretto di comunità contadine degli altopiani settentrionali dell’Etiopia, Il gruppo di ricerca di Mario Enrico Pé ha caratterizzato migliaio di varietà locali di grano duro, di orzo e di teff in grado di resistere ai mutamenti del clima e alle malattie.